Novità per i consumatori che hanno investito nei diamanti: non solo, infatti, alcuni risparmiatori non sono ancora riusciti ad ottenere il risarcimento dalla banca che li ha convinti ad acquistare un prodotto che vale meno di quanto promesso, ma lo scorso gennaio il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della Intermarket Diamond Business (Idb), una delle due aziende attive nel collocamento di diamanti.
Ciò significa che gli investitori che non hanno ritirato le pietre lasciandole in custodia alla società, dovranno rivolgersi al curatore fallimentare per tornarne in possesso.
E’ necessario, dunque, depositare un’apposita istanza entro il termine (perentorio ed inderogabile) dell’8 marzo 2019.
La nostra associazione assiste già molti risparmiatori contro quelle banche che hanno venduto a prezzi gonfiati le pietre, spacciandoli per investimenti sicuri senza informare dei rischi reali e dell’impossibilità di rivendere i preziosi acquistati; i consumatori che hanno bisogno di assistenza in merito alla presentazione dell’istanza e per la richiesta di risarcimento, possono dunque contattare i nostri esperti,
La Procura di Milano ha effettuato sequestri per 700 milioni di euro nel procedimento che vede quali indagati oltre 60 soggetti nonchè Intermarket Diamond Business (oggi fallita), Diamond Private Investment, Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti.
Migliaia i risparmiatori coinvolti convinti ad acquistare i diamanti come “bene rifugio”. In realtà tante erano le commissioni ed i costi collegati all’investimento (cassette di sicurezza, polizze) e il prezzo/valore del diamante proposto al risparmiatore era palesemente gonfiato